venerdì 11 maggio 2012

amici dorati


Sono fiacco, sono stracco,
non mi rompo ma mi spacco,

non mi spacco ma mi rompo,
non ti trovo ma ti incontro.

Se ti incontro fa piacere,
ma ti giuro, nel forziere

non ti metto, pur se amico
e dal naso all’ombelico,

ti saluto e ti strapazzo
senza l’ombra di imbarazzo.

giovedì 10 maggio 2012

la verde palla


C’era una palla,
dentro era gialla,

fuori era verde.
Ma chi la perde,

se la ritrova,
la trova nuova:

gialla di fuori,
verde di dentro,

e chi la tira
fa sempre centro.

le spalle in gamba


Delle spalle molto in gamba,
adoravano la samba,

ma la samba, cosa stramba,
non piaceva ad una gamba,

e se l’altra la adorava,
e da sola la ballava,

quella stava ferma a galla,
saltellando gambe in spalla.

mercoledì 9 maggio 2012

il bufalo


C’era una volta un bufalo. Passeggiando su un prato stracolmo d’erba, incontrò un tale che sosteneva questo:
tutte le margherite del mondo hanno in programma di smettere di profumare l’aria, per protesta contro quegli innamorati che strappano loro tutti i petali soltanto per capire se la loro bella li ami davvero.
Ma le margherite non sono così permalose e, fortunatamente, si trattava di una bufala. I due si innamorarono di colpo e scapparono insieme sulla luna.


la cura


Mi hanno messo talmente in sesto che sono arrivato anche in settimo, in ottavo e in quattordicesimo, ma poi i numeri mancanti mi hanno ricontattato, alcuni per un caffè, altri solo con una telefonata, con altri siamo d’accordo di trovarci e chissà poi se ci riusciremo. Ma nel frattempo sono arrivato in ventunesimo e anche in ventisettesimo, perché sentire tanti amici mi ha reso felice.

il pioppo


Un giorno un pioppo venne appioppato ad un piede rimasto appiedato. Un pollo appollaiato sul pioppo si inebetì guardando un abete dove abitava un abito, abituato ad abbattere i pioppi per appiopparli ai piedi appiedati, ma anche alle anche, che pendolavano vicino alle pendici di un picco pendente. Un podista che possedeva entrambi i piedi a cui i pioppi erano stati appioppati, si appassionò alla vicenda, ma piantò i piedi perché le piante rimanessero ben piantate, senza mai farsi abbattere. In prima battuta si batté duramente, ma alla fine convinse tutti con il suo brillante sorriso. 

lunedì 7 maggio 2012

il ducato di Manduria



Nel ducato di Manduria,
ci si siede su un’anguria.

Ci si bagna un po’ il sedere,
ma se invece vuoi le pere,

ci si siede sopra quelle
e si guardano le stelle.

Osservarle è una goduria
nel ducato di Manduria.