giovedì 27 febbraio 2014

Il dente di ponente


Sulla strada di ponente
mi sono posto sopra un dente
un armadio a quattro ante
la cui chiave dà a levante.

Per non perdere la chiave
ci poggiai sopra una trave
e per farle compagnia
quattro polli in batteria.

In totale era un bel peso
e io, quando l’ho compreso,
ho virato sulla luna
a cercar nuova fortuna.

Fu così che l’armadione
e la sua popolazione
si trovaron, di lì in breve,
un pesino così lieve

che, sentendomi un pascià
per la poca gravità,
mi appoggiai sull'altro dente
un armadio ancor più ingente. 

domenica 16 febbraio 2014

Ercolino Posapiano

Ercolino Posapiano,
prende l’auto da Milano,
tira dritto e va a Mombello,
dove ha sede il suo castello.

Il castello ha cento chiavi,
dieci porte e venti travi:
sulle travi ci si appende,
se ha il bucato ce lo stende,

se il bucato l’ha perduto,
è questione di un minuto:
lo va a prendere a Milano,
Ercolino Posapiano.

giovedì 13 febbraio 2014

Vorrei disegnare un castello

Vorrei disegnare un castello
e nuvole colme di fate
e nuvole fatte di bello
e un prato di idee appena nate

idee che si inspirano forte,
da cogliere una per una
che ridono incontro alla sorte
e corrono fin sulla luna.

Arrivano là tutte insieme
e sbirciano il mondo dall’alto, 
ma tanto gli vogliono bene
che tornano giù con un salto!

domenica 9 febbraio 2014

Un saluto musicale

Un saluto musicale,
che è sincero ma cordiale,
è cordiale ma sincero
e si suona tutto intero:

chi lo suona con il piano,
faccia ciao con l’altra mano,
se le mani le usa entrambe,
ci saluti con le gambe!

Io ho perduto la matita,
ma lo suono con le dita
e non sembra niente male
il saluto musicale!

venerdì 7 febbraio 2014

La mia torta


La mia torta ha sette piani
e incomincia da domani.
Ho trovato al primo piano,
un satellite di Urano,

dalle parti del secondo,
un balcone vista mondo!
Arrivando al piano terzo,
un bel bacio ed uno scherzo.

Volai quindi al quarto piano,
con un fiore nella mano,
per scoprire in cima al quinto
che quel fiore era dipinto!

Ne annusai tutto il colore,
che bellezza! Che sapore!
E chiedendomi “son desto?”
arrivai al piano sesto!

Era un piano tanto ghiotto
Che gli dissi “fatti sotto!”
e ingaggiando una gran lotta
mi tuffai nella ricotta! 

Quando giunsi al piano sette,
ero in cima a mille vette
e assaggiandone ciascuna,
arrivai fino alla luna. 

venerdì 31 gennaio 2014

Il sarto Orlando

Conosco un grande sarto
che fa di nome Orlando
e ha raggiunto da poco
un grandioso traguardo:

quando vede un melone
o un uovo con il tuorlo,
senza tante domande,
viene lì e gli fa l’orlo.

Sa orlare tutto quanto,
le finestre e le voci,
sa orlare poi le case,
le chiese con le croci,

ma la cosa più bella
gli è riuscita da ieri,
perché ha orlato in un colpo
diecimila pensieri:

era un giorno qualunque
ma era tanto contento
che la gioia del cuore
l’ha cucita nel vento

e quel vento ha scovato
ventimila narici
per donargli un futuro
di pensieri felici. 

Il calamaro

Conosco un calamaro
di nome Calimero,
galoppa su un cavallo
che è il suo fido destriero.

Ma Fido era anche un cane
che per giunta era un pesce,
insomma un pescecane
...scappate se vi riesce!

Ma invece Calimero
se ne sta tranquillino,
in groppa al suo cavallo:
il cavallo Marino!

Che è Marino di nome,
molto poco di fatto,
ha gli zoccoli, trotta,
salta via tutt’a un tratto

e lontano dall’acqua
per le grandi pianure
porterà il calamaro
verso nuove avventure!