venerdì 2 giugno 2017

BORO BOBULLO PARA PAPOSKI


Boro bobullo para paposki,
para papullo cippiri moschi,
cippiri tello cippiri pì.
Tara tatullo, tara tatì.

Tati ritati?? Tobotogù!
Tobo totati? Tati botù!
Pulla po polli pale papin
palli pi polli pali pulin

...spicci piricchi? Spicci pirì
pizziripicchi pizzipirì!
Bebo? Bobubu! Babuboboski! 
…boro bobullo para paposki!

Una notte di sole


Era il 1946 e il Klondike si preparava a invadere la Corsica. Ma non lo fece. Non lo fece perché quel giorno c’erano le stelle e perché una notte di sole brillava sconsiderata, ignorando bellamente le leggi di gravitazione universale e lo scontento delle ombre messe all’improvviso sotto sfratto.
Le ombre chiesero asilo in Russia, e così fallì il comunismo che pure era una così buona idea. Chiesero poi asilo in America, il paese dei grandi sogni in costruzione, e da lì se ne persero le tracce, tolti qualche cartellone pubblicitario, la televisione, i videogiochi e tutti i governi del mondo. Sorprese dal sole a tirare le orecchie al coniglio di Pasqua, le ombre furono riviste nell’anno 51 dopo la Parusia, e lo shock tu tanto forte che si ritirarono sull’asteroide B13 e sono attualmente in viaggio verso il pianeta Puk, all’ospizio delle idee dismesse.
Il Klondike, in ogni caso, non invase la Corsica, né il Giappone né l’isola di Pasqua, perché è chiaro come la luce del sole, di giorno e di notte, che il mondo non è di qualcuno, ma tutti sono del mondo.