venerdì 31 gennaio 2014

Il sarto Orlando

Conosco un grande sarto
che fa di nome Orlando
e ha raggiunto da poco
un grandioso traguardo:

quando vede un melone
o un uovo con il tuorlo,
senza tante domande,
viene lì e gli fa l’orlo.

Sa orlare tutto quanto,
le finestre e le voci,
sa orlare poi le case,
le chiese con le croci,

ma la cosa più bella
gli è riuscita da ieri,
perché ha orlato in un colpo
diecimila pensieri:

era un giorno qualunque
ma era tanto contento
che la gioia del cuore
l’ha cucita nel vento

e quel vento ha scovato
ventimila narici
per donargli un futuro
di pensieri felici. 

Il calamaro

Conosco un calamaro
di nome Calimero,
galoppa su un cavallo
che è il suo fido destriero.

Ma Fido era anche un cane
che per giunta era un pesce,
insomma un pescecane
...scappate se vi riesce!

Ma invece Calimero
se ne sta tranquillino,
in groppa al suo cavallo:
il cavallo Marino!

Che è Marino di nome,
molto poco di fatto,
ha gli zoccoli, trotta,
salta via tutt’a un tratto

e lontano dall’acqua
per le grandi pianure
porterà il calamaro
verso nuove avventure!

lunedì 27 gennaio 2014

Una casina piccina picciò

Ho veduto una casina
stretta in dieci metri quadri,
bella bella ma piccina,
senza spazio per i ladri.

Si trovava in un boschetto,
proprio sotto ad una frasca,
chi la prende per il tetto
se la può mettere in tasca.

Ma consiglio la prudenza
(se era un ladro, poverino!),
gli rimane un’incombenza:
mantenere l’inquilino!

martedì 21 gennaio 2014

Un fiore silenzioso

A volte, molte volte,
mi sento e sto parlando,
e do risposte a cose
che forse io domando.

Mi ascolto che le spiego,
cento volte al minuto,
però di tutto questo
quant'è che ho già vissuto? 

Allora, in quell’istante
dimentico l’orgoglio
e cerco quel silenzio
che scrivo ora sul foglio.

Silenzio che son sguardi,
luoghi tetri e splendenti,
e a volte sembra troppo
però se poi li senti

ti scopri tutto a un tratto,
da chiuso in una stanza,
un eroe coraggioso
che ha di fronte una danza.

E la danza del cuore
non la puoi controllare,
né parlarne o spiegarla,
la puoi solo ballare.

domenica 19 gennaio 2014

I mestieri di oggi

Voglio donare una bella canzone
al consulente di direzione
e per l’addetto risorse umane
fare un panino con zucchero e pane.

Non vorrei certo tagliare i ponti
con il signor revisore dei conti,
ma ho domandato al mio consulente
strategia e tattica del divertente.

Per l’operaio del magazzino,
voglio un muletto di oro zecchino
e per chi vive in segreteria
tanti registri di sogni e magia.

Voglio un bel mondo fatto di pace,
dove un mestiere rimane se piace,
gli altri svaniscono con gran frastuono
in questo mondo a misura di uomo! 

venerdì 17 gennaio 2014

La filastrocca

C’era una volta una filastrocca,
sembrava un gioco ma mica era sciocca,
sembrava fragola invece era menta,
sembrava buffa perché era contenta.

Tutto contento l’ho masticata,
ben digerita, dimenticata,
ma eccola crescere in mezzo ai pensieri
e tanti sogni diventano veri,

paesaggi incerti diventano belli,
piccole case diventan castelli,
ride di gioia la fantasia
di un riso vero che chiamo magia. 

giovedì 9 gennaio 2014

Il post!

Questa è la storia di un post che non voleva andare a posto. Al suo posto fu allestito uno stop che, in mancanza di un incrocio, faceva rimanere tutti male.
Per mettere le cose a posto, il professore di Marzapanologia applicata applicò la marzapanologia al problema, che divenne assai dolce. Tanto dolce che alla gente faceva piacere fermarsi a assaggiarlo e, stando così le cose, lo stop acquisì un senso di tutto rispetto.
Siccome era uno stop generoso, cedette il rispetto alla natura, con grande beneficio per il pianeta che in quel momento aveva sia la tosse che il raffreddore.
La tosse andò a visitare Alfa Centauri, il raffreddore i centauri senza alfa, che stando sempre a torso nudo si prendono per forza, ogni tanto, un malanno.
Ma tanto i malanni quanto i post senza disciplina avevano seccato il professore, che decise sia di non curarsi del post, sia di curare il malanno, che divenne così il buon anno che io vi auguro proprio di cuore!

mercoledì 8 gennaio 2014

Filastrocca gialla e viola

Filastrocca gialla e viola,
ad un tratto prende e vola,
vola dentro ad una mano,
vola forte oppure piano,

ma quel piano è un pianoforte,
suona l’ode di una sorte,
se la sorte la si ode,
le si fa una bella lode.

Se la lode si riceve,
quando è liquida si beve,
quando è solida si preme
e se solido era un seme

pianteremo questa lode!
E se chiedi chi ne gode
sarà chi ne coglie i frutti
e perciò speriamo tutti. 

Il re trattore

Un giorno un bel trattore,
che aveva il raffreddore,
non chiedermi perché,
però fu a un tratto re.

Il re comprò un trattore,
ma senza il raffreddore,
che si guidava in tre:
serviva un vice re!

Il re elesse il trattore,
bestione di buon cuore,
ma ne mancava un terzo,
così, quasi per scherzo,

elessero il mezzadro,
che stava lì leggiadro.
Ma il re, di nome Mario,
guardando il suo vicario

pensò: “ se il vice re
trattore più non è,
bisogna constatare
che non si può guidare.”

E il re, lungimirante,
in meno di un istante,
passato il raffreddore,
ridiventò trattore.

martedì 7 gennaio 2014

L'amico merlo

Conosco un merlo indiano,
di nome Cippirì,
è qui sulla mia mano
che canta notte e dì.

Di mille e più canzoni
che canta a menadito,
c’è un brano un po’ speciale
(che è poi il suo preferito)

che narra di un indiano,
– di preciso era un merlo –
dal saluto un po’ strano
che fa “Cippirimerlo!”