sabato 29 giugno 2013

Filastrocca del buon vicinato


Filastrocca del buon vicinato,
sono arrivato e son fortunato
e per chi dice “sì ma anche no!”,
una ragione me ne farò!

Filastrocca piuttosto cordiale,
“scusi, le pare, ho finito il sale...”
“Si serva pure: to’ una posata
e lo raccolga dalla frittata!”

Filastrocca del ben-trovato,
quindi del bene avevo cercato,
chi cerca trova e bene così,
mi viene voglia di dire di sì!

E così vi presterò:
la canotta e il palettò,
le mie pere dell’altr’anno,
il mio trono o anche uno scranno,

un servizio o due da tè,
le patate col purè,
e per giunta un caldo invito
a sposare un buon partito

(non politico però,
o col sal mi strozzerò)
un partito che sia giunto,
“Vuole il sale?” “Bravo, appunto!”

Giunto infine sono anch’io,
con un detersivo bio,
vi saluto e alzo il cappello,
non mi bagno se ho l’ombrello,

se l’ombrello non ce l’ho,
c’era il sole per cui boh!
Quando canto non sto muto,
ma vi abbraccio e vi saluto,

non sto muto quando canto,
vi saluto molto e tanto
e se poi finite il sale...
ve ne tengo di speciale!


giovedì 27 giugno 2013

Le solide risate

C’è un signore a Vimercate,
che fa solide risate.
Non son “solite” per niente,
e fan bene a tanta gente!

Non ti sembran troppo dure?
No no no, sono mature! 
Non saranno troppo molli?
Ma vuoi far ridere i polli? 

E ridevano anche i polli,
di allegrezza mai satolli,
con le genti fortunate,
che ho incontrato a Vimercate.

Qualcuno ha visto Lavarone?

«Dov’è Lavarone?»
«In montagna!»
«Non lo vedo!»
«E a provare in pianura?»
«Vedo comunque piano, mentre io cercavo un forte.»
«Un pianoforte?»
«Ma no, un forte in piano, mica che mi si sbilanci per un nonnulla e mi sporchi la giacca.»
E il nonnulla, che era il nonno del nulla, anziché sbilanciare il forte, arrivò lì e non fece nulla. Dunque non fece suo nipote, che era già fatto. Ma se era già fatto, qualcuno aveva fatto nulla mentre lui non aveva fatto nulla, ma fa niente, che è un altro parente. Non un parente no, ma un parente-sì, dunque una parentesi tra capo e collo, o tra Paco e Pollon, o da capo al collo, o da Carpi al colon – in questo caso, tutto cambia a seconda di dove si trovasse il colon.
E il colon si trovava a Lavarone, che era in montagna.
«Era, ma adesso dov’è?»
«A vederlo...»
Chi ha visto Lavarone è dunque pregato di mandarci un’email e presentarsi alla cassa con un casco di confetti, che per l’occasione verranno sbucciati come banane e indossati come farebbe un vero motociclista. 

martedì 25 giugno 2013

La congiunzione astrale


Le tue stelle sono occhi,
i tuoi occhi sono stelle,
come un mare che trabocchi
li ho trovati sulla pelle

e li ho colti come fiori,
come danza l’universo,
un torrente di colori,
in cui nulla va mai perso.

E una stella mi ha svelato
la grammatica speciale,
che quest’oggi ho ritrovato,
nella “congiunzione astrale”.

E se questa congiunzione
non è che una mini “e”,
c’e n’è una su un milione,
perché è quella tra me e te.




Dedicato a tutte le persone del mondo, insieme. 

domenica 23 giugno 2013

Il microcip

Mi diceva un bel bambino:
“Nel Pc c’è un uccellino!
È minuscolo, però,
io che verso fa lo so:

ben più piccolo di un “cip”,
il suo verso è... “microcip!”
E non so se fa lo stesso,
però questo gli è successo:

liberandosi da solo,
l’uccellino ha preso il volo,
dentro un cielo grande e bello
divenuto è un vero uccello

Il suo canto, pur piccino,
dona gioia al mio bambino
e lo so, non va il pc,
...ma a me va bene così!





Dedicato a tutti i transumanisti, ringraziandoli dell’interessamento e ribadendo che il genere umano a noi piace così!

L'amore

Tenevo sulla spalla
la bella palla gialla,
divenne un pesce palla
e poi una farfalla,

un pesce tutto d'oro,
che mi disse a gran voce,
il vero re nell'uomo,
non teme più la croce.

La croce è un sacrificio
di amore che si eterna,
più forte del dolore,
l'amore lo governa.

L'amore si fa gioia
e al mondo convinzione
che batte un cuore solo,
per tutte le persone.


venerdì 21 giugno 2013

Il sorriso aquilone


Ho incontrato un aquilone
tutto vivo di passione,
tutto azzurro e tutto giallo,
coi colori del cristallo.

Se ne stava fermo e zitto,
con il naso sul soffitto,
ma incontrando un vento amico,
tutto il cielo ha risalito!

È volato in groppa al sole
e tra mille capriole,
teso forte ha tutto il viso:
l’aquilone è il mio sorriso!



Dedicata alla meravigliosa Paola, vento amico del mio cuore. 

martedì 18 giugno 2013

I venti di Venere


Giovedì venti cosa diventi?
Diventi Giove giovedì venti!
E con i fulmini e tante saette,
brillano in cielo le cose non dette.

Diventi Venere venerdì venti,
venti di Venere filan tra i denti,
filano i tempi e ve n’è venti ere,
diventi Venere in frasi sincere.

Diventi Venere dea dell’amore,
Giove diventi, dio di splendore,
così in bellezza e sincerità
brilla nel cuore la verità.

mercoledì 12 giugno 2013

La mia mucca

La mia mucca ha nome Carla,
se muggisce non ti parla,
se ti parla non muggisce
e ha la gobba fatta a strisce.

Il mio amico ha nome Carlo
e, per non affaticarlo,
lo conduco sulle strisce
evitando rospi e bisce.

Ma le strisce son di Carla,
la sua gobba è straordinaria,
forse sono io il mio amico
e però non te lo dico.

Non ti dico poi le bisce:
tra le tante mucche lisce
han trovato proprio Carla
che gli ha dato l’orticaria.

L’orticaria l’hanno presa
e risposta nel cassetto,
chi muggisce e intanto parla,
ti dirà: “come non detto!”

O magari “non muggito”
e per chi non l’ha capito,
la mia mucca è così buona
che se canta neanche stona!




Dedicata ovviamente a Carletto, la splendida mucca di Gianni Rodari, che ci guida da sempre in un mondo brillante di sogni e magie. 

Il presente

Mi diceva mio fratello
che ha imparato ad un appello,
che il contrario di “presente”,
è qualsiasi cosa assente.

E così – per deduzione –
il futuro è un’invenzione,
che funzionerà ben poco,
se oggi non la metto in moto.

Il passato è quel che è stato,
esperienza ci ha donato,
ma a sostare nei ricordi,
si diventa ciechi e sordi.

E guardando bene intorno,
ho scoperto che oggi è un giorno
dove se solo si osa
si può far qualunque cosa. 

mercoledì 5 giugno 2013

Una domanda pertinente

Un giorno una bambina
(giuro, non ero io)
ha chiesto alla sua mamma
se è ancora vivo Dio.

Rispondo alla bambina,
con queste due domande:
hai visto quante stelle?
E il cielo, quanto è grande?

Qualunque cosa viva,
sia brutta oppure bella,
è Dio che ride forte,
dal centro di una stella.

E tutte queste stelle,
- un miliardo più uno - 
non riempion solo il cielo,
ma il cuore di ciascuno.

lunedì 3 giugno 2013

Il ghiro Gori

Conosco un ghiro
di nome Gori,
che fa la gara,
con un gran guru.

Codesto guru,
suona il tamburu,
ma il tamburù
suona di più.

Così che il ghiro
- di più non so -
un tamburù
si procurò.